Quando arriva l’estate, per molte famiglie si presenta la stessa domanda: quanto costa mandare i figli a un campo estivo?
Tra centri diurni, campi sportivi, settimane in montagna o esperienze residenziali nella natura, l’offerta è vastissima e i prezzi variano molto.
Capire da cosa dipendono i costi — e come valutare il rapporto tra qualità e prezzo — è essenziale per scegliere in modo consapevole, senza sorprese e con la certezza di offrire ai ragazzi un’esperienza formativa e sicura.
Vediamo insieme quanto costano mediamente i campi estivi in Italia e quali fattori incidono maggiormente sul prezzo finale.
Quanto costa un campo estivo in Italia
In media, i centri estivi diurni (senza pernottamento) hanno un costo settimanale che varia da 90 a 180 euro, a seconda della struttura, delle attività e della zona geografica.
Nei campi residenziali con pernottamento, i prezzi salgono sensibilmente: si parte da 400 euro a settimana fino a oltre 1.200 euro, per i programmi più completi o specializzati.
Ecco una panoramica orientativa:
- Centri estivi pubblici o comunali: da 50 a 100 euro a settimana
- Centri estivi privati o sportivi: da 120 a 200 euro a settimana
- Campi natura o esperienziali (es. WWF, scout, agriturismi): da 400 a 700 euro a settimana con vitto e alloggio
- Campi linguistici o sportivi di alto livello: da 800 a oltre 1.000 euro a settimana
- Campi internazionali o all’estero: anche oltre 1.500 euro, a seconda della destinazione e delle attività incluse
Queste cifre coprono in genere vitto, alloggio (se previsto), animazione, attività, assicurazione e assistenza educativa. Tuttavia, ogni campo può avere condizioni diverse e il prezzo finale dipende da numerosi fattori.
Cosa incide sul prezzo di un campo estivo
1. Formula: diurno o residenziale
La differenza principale è tra i campi diurni, dove i ragazzi partecipano solo alle attività diurne, e quelli residenziali, che prevedono il pernottamento.
I primi sono più economici, mentre i secondi includono costi aggiuntivi per vitto, alloggio, personale notturno, manutenzione e logistica.
2. Durata e numero di settimane
Molti campi offrono turni da una o due settimane, ma alcuni permettono di restare anche un mese.
Naturalmente, più lunga è la permanenza, più alto è il costo complessivo, anche se alcune strutture applicano sconti per chi prenota più settimane o per fratelli.
3. Località geografica
I costi variano molto da regione a regione.
In genere, i campi organizzati nel Nord Italia (dove il costo della vita è più alto) sono più cari rispetto a quelli del Centro o del Sud.
Anche l’ubicazione conta: un campo in un parco nazionale o in montagna, con logistica più complessa, può costare più di uno in città o in pianura.
4. Tipo di struttura e comfort offerti
Un campo organizzato in un agriturismo con camere e pasti biologici avrà un costo diverso rispetto a uno in tenda o in un rifugio.
La qualità dell’alloggio, la disponibilità di spazi interni, laboratori attrezzati o aree sportive influiscono molto sul prezzo finale.
5. Attività proposte
Più il programma è specializzato, maggiore sarà il costo.
Un campo con equitazione, vela, arrampicata o laboratori di biologia marina richiede attrezzature, istruttori qualificati e assicurazioni specifiche.
I campi multisport o linguistici (con insegnanti madrelingua) hanno spesso costi superiori a quelli naturalistici o di animazione semplice.
I costi dei campi estivi variano in base alla specializzazione. Campi con attività come equitazione, vela, arrampicata o laboratori di biologia marina richiedono attrezzature, istruttori qualificati e assicurazioni specifiche, comportando spese maggiori. I campi multisport o linguistici, con insegnanti madrelingua, tendono anch’essi a essere più costosi rispetto ai campi naturalistici o di animazione semplice.
6. Rapporto tra educatori e ragazzi
I campi che garantiscono un numero maggiore di educatori per ogni gruppo offrono una migliore assistenza e maggiore sicurezza, ma devono sostenere costi di personale più alti.
È un fattore di qualità importante: un buon rapporto è di un educatore ogni 8-10 bambini, ma può scendere a 1:5 nei campi per i più piccoli o con attività speciali.
7. Pasti e gestione alimentare
Il tipo di vitto incide molto: menù biologici, prodotti locali o preparazioni interne aumentano i costi.
Anche la gestione di intolleranze o diete particolari comporta spesso un piccolo sovrapprezzo.
8. Trasporti e assicurazioni
Molti campi prevedono navette o trasferimenti organizzati da e verso la sede. In altri casi, è richiesta la presenza dei genitori all’arrivo e alla partenza.
Il costo dell’assicurazione infortuni e responsabilità civile, invece, è quasi sempre incluso nella quota di iscrizione e rappresenta una parte del costo fisso per ogni partecipante.
9. Licenze, permessi e sicurezza
Le strutture che rispettano standard elevati di sicurezza, igiene e certificazioni — come quelle richieste in ambienti naturali o parchi protetti — sostengono costi più alti di gestione, che si riflettono sul prezzo complessivo.
10. Agevolazioni e sconti
Molti comuni e associazioni offrono tariffe agevolate per famiglie a basso reddito, sconti per fratelli o iscrizioni anticipate.
Alcuni enti pubblici o aziende convenzionate con i centri estivi possono coprire parte della quota, riducendo la spesa a carico delle famiglie.
Quanto spendere per un buon campo estivo
In media, una famiglia italiana spende tra 400 e 800 euro per un figlio che partecipa a un campo estivo di una o due settimane.
Un campo più economico non significa necessariamente di minor valore: ciò che conta è la qualità delle attività, la professionalità degli educatori e la coerenza con gli interessi del ragazzo.
Inoltre, è importante considerare le diverse tipologie di campi estivi disponibili, che possono variare notevolmente in base alle attività proposte, dalla sportiva all’artistica. La scelta di un campo dovrebbe riflettere non solo le passioni del bambino, ma anche le aspettative dei genitori riguardo all’apprendimento e alla socializzazione. Infine, è consigliabile informarsi sulle recensioni e le esperienze di altre famiglie, al fine di garantire una scelta consapevole e soddisfacente.